VISITA AL “PODERE LA CAPPELLA”

I proprietari dell’azienda “Podere La Cappella” sono Bruno e Natascia Rossini, padre e figlia. L’azienda si trova in Toscana a San Donato in Poggio e fu acquistata da Bruno Rossini nel 1979, veneto doc, che affiancò subito alla coltivazione delle viti e degli ulivi quella dei meli e dei peri, sua grande passione.

Con il passare del tempo Bruno si appassiona sempre di più al vino e smette di vendere le uve e dal 1995 inizia a vinificare in azienda, anno in cui inizia a produrre il Chianti Classico ed il Corbezzolo che è un sangiovese in purezza. Con l’anno 1996 nasce il vino Cantico, un merlot al 100%. L’azienda incomincia ad espandersi con l’ingresso della figlia Natascia. Nel parco dell’azienda si trova una piccola chiesa, “Santa Maria a Cerbaia” alla quale Bruno tiene tantissimo. La chiesa sembra risalire all’anno 1043. All’interno della chiesa ci sono opere religiose risalenti al milleduecento.

I terreni vitati hanno una superficie di h. 13 di cui 10 in produzione e 3 in divenire. Le vigne hanno una altitudine di 350 m. s.l.m. e le vigne più vecchie hanno 30 anni.

I terreni sono argillosi, con pietre calcaree, galestro ed alberese.

I vini prodotti sono il Chianti Classico, il Chianti Classico Riserva “Querciolo”, il “Corbezzolo”, il ”Cantico”, l’”Idillio” e l’olio extravergine di oliva.

Il Chianti Classico proviene da terreni argillosi con pietre calcaree, galestro ed alberese. L’altitudine delle vigne è di 350 m. s.l.m., mentre la densità dei ceppi è 5.000 per ettaro. Uvaggio è Sangiovese con del Merlot. La vinificazione avviene con macerazione in acciaio per 15-20 giorni poi per fare un anno in barriques di rovere francese, di secondo passaggio, dove il vino svolge la fermentazione malolattica. Dopo la sosta in bottiglia per 8 mesi il vino viene messo in commercio. Bottiglie annue prodotte circa 35.000 bottiglie.

Chianti Classico riserva Querciolo. Il terreno è come quello del Chianti Classico, l’altitudine delle vigne è a 350 m. s.l.m. ed i ceppi sono 5.000 per ettaro. L’uvaggio del vino è 100% Sangiovese. La vinificazione è in acciaio per 15-20 giorni. Il vino viene affinato per un anno in barriques di rovere francese nuove e parte di secondo passaggio dove avviene la fermentazione malolattica. Successiva sosta del vino in bottiglia per 12 mesi. Bottiglie annue prodotte circa 5.000.

Corbezzolo. I terreni sono come per il Chianti. L’altitudine delle vigne 350 m. s.l.m. I ceppi per ettaro sono dai 3.500 ai 5.000. L’uvaggio del vino è 100% Sangiovese e la vinificazione è come quella del Querciolo, solo che la sosta in bottiglia sale a 20 mesi. Bottiglie annue prodotte circa 4.000.

Cantico. Vigne su terreni uguali a quelli delle altre vigne. L’altitudine delle vigne è 350 m. s.l.m. ed il vitigno è il Merlot al 100%. La vinificazione è come quella del Corbezzolo, solo che la sosta del vino in bottiglia è per minimo 30 mesi. Bottiglie annue prodotte circa 3.000.

Idillio. E’ il vinsanto che non viene prodotto in tutti gli anni.

Altro vino prodotto è il vermentino la cui produzione è di sole 1.500 bottiglie l’anno.

I vini dell’azienda, più o meno, a me, sono sempre piaciuti devo rilevare però che da qualche tempo l’azienda è seguita dal valido e giovane enologo Valentino Ciarla, il quale ha fatto molta gavetta ed ha avuto come maestri i famosi enologi Alberto Antonini ed Attilio Pagli ed a seguito di tutto ciò ha intrapreso un proprio percorso lavorativo. L’azienda ha beneficiato tantissimo di questa consulenza, iniziata nel 2008 abbandonando un po’ l’uso del legno nuovo, facendo vini più equilibrati e più interessanti. Ho riscontrato in quest’ultimo periodo un grande miglioramento qualitativo dei vini. Due – tre volte l’anno sono invitato in azienda a degustare i vini ed a mangiare qualche succulento piatto preparato da Natascia e dalla madre di suo marito Alberto. In passato mi sono trovato vini troppo legnosi, con tannini un po’ asciutti a causa dei tannini del legno e poco equilibrati, con pungenza di alcool. Adesso i vini sono entusiasmanti.

Se prendiamo il “semplice” Chianti Classico rimaniamo piacevolmente colpiti per la sua facile beva nonostante che sia fornito di consistente struttura.

Recentemente sono stato invitato a cena insieme all’amico giornalista americano – fiorentino Daniel Thomases ed abbiamo degustato insieme diversi vini dell’azienda.

In passato mi è capitato di criticare i vini di Bruno per la carenza di equilibrio gustativo cioè troppo alcool rispetto alla freschezza e di avere visto sulla sua faccia delle smorfie di dispiacere. Purtroppo io sono costretto a dire quello che penso, in perfetta buona fede, e con il dovuto rispetto di chi mi chiede la mia valutazione del vino. Tutto questo ora, per fortuna, succede veramente di rado e vedo quindi Bruno che è appagato dalla mia manifesta soddisfazione. L’annata 2010 è stata interessante con vini delicati ed eleganti. La 2011 ha dato vini sempre eleganti ma più strutturati.

La 2012 ha dato vini non di tanta struttura e con qualche problema di equilibrio gustativo.

La 2013 è sulla scia positiva della 2011, concedendo qualcosa di più in eleganza e potenza.

La 2014 nonostante che in generale in Toscana sia stata un’annata difficile ha dato ottimi risultati in quest’azienda.

La 2015 è stratosferica. Vini di importante struttura, equilibrio ed eleganza.

Prima di passare alle mie note di degustazione dei vini è necessario che faccia la seguente precisazione.

Per quanto riguarda la larghezza del tannino, è importante che faccia le precisazioni che seguono, affinchè possa essere compreso. Io sento il tannino del vino sulla gengiva superiore. La totale larghezza del tannino è 6/6, cioè tutta la larghezza della gengiva superiore. Ovviamente, se il tannino è meno largo, potrà essere per esempio 5/6 e così via. La larghezza del tannino è importante quando la qualità dello stesso è di buono o alto livello. Più il tannino è largo, più il vino è degno d’attenzione, ma il tannino, come ho precisato, dev’essere, in ogni caso, di buona qualità. Passiamo all’analisi dei vini degustati.

Ecco i vini degustati:

Le note di degustazione integrali possono essere consultate previa registrazione e successivo abbonamento.

 

 

 

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PODERE LA CAPPELLA

VERMENTINO, annata 2014

Giallo oro con riflessi rame.

Mix olfattivo con profumi di menta, eucalipto, ambra, luppolo, dolci dell’esterno del confetto, amido di riso, intensi di coriandolo, iodio, per terminare con sentori di mela Annurca.

Assaggio succoso ed acidulo di limone e di mela Annurca. Il corpo è medio plus. Vino generosamente sapido con piacevole mineralità.

Buon equilibrio gustativo ma con leggero effetto altalenante tra alcool ed acidità che si alternano nella supremazia. Ciò è dovuto anche al fatto che Bruno Rossini mi ha fatto sentire il vino a temperatura cantina invece di freddarlo di almeno tre gradi. Secondo me in tal caso il vino sarebbe stato equilibrato. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di mela Annurca.

90 – -/100

PODERE LA CAPPELLA

CHIANTI CLASSICO, annata 2013

(Uvaggio: Sangiovese e piccola percentuale di Merlot)

Bel rosso rubino.

Olfatto di particolare piacevolezza ricco e vario con profumi di viola, menta, eucalipto, conserva di pomodoro, pepe nero, noce moscata, lavanda, ambra, dolci dell’esterno del confetto, liquirizia in piccoli chicchi, ciliegia, caucciù, per terminare con toni di amido del riso bollito.

Dona al palato una bella piacevolezza ed è sapido con una discreta acidità. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con massa alcoolica impercettibile. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 -) inizialmente setoso per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di viola e ciliegia.

91 ++/100

 

PODERE LA CAPPELLA

CHIANTI CLASSICO, annata 2014

Si presenta con colore rosso rubino.

Il profilo olfattivo evidenzia profumi iniziali intensi di ambra e noce moscata seguiti da menta, eucalipto, smalto di vernice, incenso, ciliegia lievemente matura, pepe nero, resina di pino, appretto (amido spray per stirare) per terminare con la gazzozzola (frutto del cipresso).

Al gusto si sente un corpo medio sufficiente ed una piacevole sapidità e mineralità. Per l’alcool il vino è equilibrato mentre il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 – -) inizialmente vellutato per poi diventare un pochino spigoloso, asciugare, un po’ la gengiva superiore e restringere la sua larghezza. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di prugna e ciliegia un po’ acerba.

Questo vino è uno dei migliori Chianti Classico 2014 da me degustati. La 2014 in Toscana è stata un’annata veramente difficile. Vino giovane che ha bisogno di ulteriore sosta in bottiglia.

90/100

 

 

 

PODERE LA CAPPELLA

CHIANTI CLASSICO, annata 2015

Veste un bel rosso porpora intenso.

Naso fatto di profumi di mela renetta, sandalo, ciliegia lievemente matura, prugna fresca, polposa, smalto di vernice, amido del riso bollito, pepe nero, menta, mandorla, eucalipto e lieve nocciolina tostata.

Al gusto si sente una piacevole struttura superiore alla media. Vino sapido e minerale ben equilibrato con freschezza e tannino che dominano la massa alcoolica.

Il tannino è dolce, largo (6/6 – -) spesso e vellutato. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia e prugna saporite.

Questo 2015 rispecchia l’annata che ci darà tante gioie in tante denominazioni.

Ricordo il Chianti Classico di questa azienda, annata 2010 bello, fine ed elegante, annata 2011 vino più strutturato del precedente più potente ed elegante, annata 2012 molto difficile e vino non tanto equilibrato; annata 2013 vino più strutturato del 2011; annata 2014 riuscita meglio della 2012; annata 2015 la migliore dal 2010, vino elegante e potente.

93/100

 

PODERE LA CAPPELLA

CHIANTI CLASSICO RISERVA QUERCIOLO, annata 2013

(Uvaggio: 100% Sangiovese)

Rosso rubino intenso con trame porpora.

Naso aperto ed estroflesso, intrigante nelle note intense di nocciolina tostata seguite dalla viola, pepe nero, noce moscata, menta, eucalipto, per terminare con carezze di sandalo.

Il corpo è medio ed il vino è sapido e minerale.

Asse acido – alcool – tannino in perfetta armonia tra loro. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 ++) inizialmente vellutato per poi nel finale asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia e prugna.

92/100

 

P.S. ho sentito velocemente anche il 2014 e l’ho trovato piacevole sia al naso che al gusto con sapori di ciliegia polposa, incenso, confetto, pepe nero, noce moscata e mobile di sagrestia. Non ho scritto le mie note ma l’ho considerato nella forbice 90 – 91/100.

PODERE LA CAPPELLA

CORBEZZOLO, annata 2011

(Uvaggio: 100% Sangiovese)

Rosso rubino con ampie trame granato chiaro.

Il bicchiere elargisce profumi di fragolina di bosco, lampone, iuta, sandalo, menta, eucalipto, alloro, iuta, salvia, rosmarino per terminare con carezze di ciliegia.

Palato bello fine ed elegante. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con freschezza e tannino che non fanno sentire minimamente la massa alcoolica. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 -) e vellutato. Lunga è la sua persistenza gustativa con incredibile finale di violetta. Vino fine, elegante e piacevole.

93/100

 

PODERE LA CAPPELLA

CORBEZZOLO, annata 2012

Bel rosso rubino chiaro.

All’olfatto ha sentori vari tra cui emergono il pepe nero, appretto (amido spray per stirare), cuoio biondo, lievi di acciuga, menta, eucalipto, lampone, noce moscata, amido di riso bollito, dolci boisé (ricorda il caratello del vin santo), per terminare con lievi vapori di alcool.

Al gusto è sapido e minerale con corpo medio appena sufficiente. Vino abbastanza equilibrato con effetto altalenante tra alcool e freschezza. I tannini sono dolci, non tanto larghi (4/6 ++) inizialmente vellutati per poi nel finale far asciugare e bruciare un po’ la gengiva superiore. Abbastanza lunga è la sua persistenza gustativa. Annata non facile, comunque il vino è ancora giovane e si dovrà equilibrare di più.

89/100

PODERE LA CAPPELLA

CORBEZZOLO, annata 2013

Abito rosso rubino abbastanza intenso.

Esprime nuances di sandalo, pepe nero, menta, eucalipto e di intenso amido di riso bollito e noce moscata, per terminare con profumi di ambra ciliegia dolce.

In bocca rivela una bella struttura e piacevoli sapidità e mineralità.

Vino ben equilibrato con alcool impercettibile grazie alla freschezza ed al tannino. Quest’ultimo è dolce, abbastanza largo (5/6) e setoso.

Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con incredibile e piacevole finale floreale di viola.

Vino di struttura ed elegante che rispecchia una bella annata.

93/100

Ho sentito in velocità il 2015, che non è stato ancora messo in commercio che ho trovato molto giovane ma già con struttura ed eleganza. Olfatto fatto di profumi di conserva di pomodoro, ciliegia, menta, eucalipto, sella di cuoio, prugna e guscio duro di mandorla. Al gusto ha sapori di ciliegia spremuta. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con alcool impercettibile. Tannini dolci, setosi e larghi (6/6 – -). Lunga persistenza con finale di ciliegia e prugna. Forbice 94 – 95 / 100.

PODERE LA CAPPELLA

CANTICO, annata 2008

(Uvaggio: 100% Merlot)

Colore rosso granato.

Naso abbastanza evoluto con profumi di foglie morte, humus, terra bagnata, caffe freddo, iuta, pepe nero appena macinato, noce moscata, ciliegia, menta, eucalipto, pelle lavorata, per terminare con note fumé che ricordano il tizzone spento del camminetto.

Assaggio che rivela un vino equilibrato per l’alcool mentre il tannino è dolce, poco largo (4/6+), inizialmente setoso e poi asciuga un po’ la gengiva superiore. Il corpo è medio. Lunga è la sua persistenza.

Bel vino ma difetta un po’ di migliore qualità del tannino.

91/100

PODERE LA CAPPELLA

CANTICO, annata 2009

Rosso rubino con fine bordo granato.

Piacevole mix olfattivo con in rilievo il tartufo nero e la terra bagnata seguiti da amido di riso bollito, humus, foglie morte, menta, eucalipto, ciliegia, per terminare con soffi di lavanda della saponetta Atkinsons.

Bocca interessante, piacevole ed elegante con sapori di succosa ciliegia e di tartufo nero.

Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato per l’alcool che non è percettibile.

Il tannino è dolce, largo (6/6 – -) inizialmente setoso per poi nel finalissimo lasciare un lieve bruciore sulla gengiva superiore.

Sicuramente il 2009 ha un tannino nettamente superiore a quello del 2008.

94/100

 

 

PODERE LA CAPPELLA

CANTICO, annata 2012

Rosso rubino con fine bordo granato.

All’esordio olfattivo si sente una lievissima pungenza di alcool a cui fanno seguito profumi di ciliegia, menta, eucalipto, dolci del boisè, iuta, lavanda, per terminare con l’amido del riso bollito.

Il corpo è medio al limite della sufficienza. Il vino non ha problemi di alcool perché non si sente bruciare la lingua. Il tannino è dolce, stretto (4/6) inizialmente setoso per poi nel finale far asciugare e bruciare un po’ la gengiva superiore.

Secondo me si è voluto aiutare il vino con il legno nuovo per dargli maggiore struttura e maggiore tannino. Lunga è la sua persistenza con finale boisé.

I tannini, secondo me, sono un po’ asciutti. Il vino non è ancora in commercio e lo sarà tra circa due o tre anni. La mia valutazione attuale, da rivedere è:

88/100

 

 

PODERE LA CAPPELLA

CANTICO, annata 2013

Bel rosso rubino abbastanza intenso.

Olfatto esuberante con sentori giovani quali la nota animale di pelle in fine lavorazione seguita da note intense speziate di pepe nero e noce moscata, ambra, menta, liquirizia in chicchi piccoli, sandalo, per terminare con l’amido del riso bollito.

All’assaggio rivela subito una bella struttura e piacevoli sapidità e mineralità. Vino ben equilibrato con alcool impercettibile grazie alla freschezza ed al tannino.

Quest’ultimo è dolce, abbastanza largo (5/6) e setoso.

Lunga è la sua persistenza aromatica intensa. Conoscendo un pochino il vino so che in questo momento il Cantico 2013 si dovrà esprimere in modo più ampio sia all’olfatto che al gusto.

Il vino è equilibrato e lo rimarrà ed il tannino è ben fatto e non aggressivo.

94/100

Ho degustato, anche se in modo veloce sia il Cantico 2014 che il 2015.

Il Cantico 2014 ha al naso ed al gusto una bella e piacevole ciliegia e la conserva di pomodoro. Vino fine ed elegante con media struttura e piacevole tannino. Il tannino è un po’ centrale e spesso. Forbice 91 – 93 / 100.

Il Cantico 2015 ha al naso ed al gusto una ciliegia saporita e polposa. Il vino è potente ed elegante. Il tannino è più largo e più sciolto di quello del 2014. Da quest’annata mi aspetto grandi cose.

In questo momento l’azienda ha messo in commercio il Cantico 2009 ritenendo che i vini delle annate successive siano ancora troppo giovani e pertanto ci sarà da attendere prima di trovarli in commercio.

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Finita questa piacevole degustazione ci siamo meritati una gustosa cena dove ogni commensale ha bevuto i vini che gli sono piaciuti di più durante la degustazione. Questo è stato, per me un grande problema poiché i vini che mi sono piaciuti erano veramente tanti. E’ sempre un piacere andare a trovare Bruno, Natascia ed Alberto perché apprezzano la mia assoluta sincerità di giudizio e quando quest’ultimo è positivo, grande è la loro gioia ed anche la mia perchè bevo i vini con grande piacere.

 

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