Di ritorno da Bordeaux per le degustazioni dell’En Primeur annata 2015 sono andato, insieme a mia moglie a Termeno, in Trentino, ed abbiamo dormito in una pensione molto carina poiché il giorno successivo ci saremmo recati a Magré per la manifestazione Summa 2016 organizzata e sponsorizzata da Alois Lageder famoso produttore di vino. La manifestaizone sarebbe durata tre giorni, dal sabato al lunedì. Io sarei potuto rimanere a Magré solamente il sabato poiché la domenica mattina sarei andato al Vinitaly per tutto il giorno. Summa è una bella manifestazione alla quale aderiscono importanti aziende di vino sia italiane che straniere. Quest’anno ho notato la partecipazione di diverse aziende tedesche ed austriache, più numerose dell’anno passato. Si tratta di banchi di assaggio dei vini, oli, salumi e pane. Ovviamente erano presenti bollicine francesi come Boirel e Pal Roger. Il venerdì sera ero abbastanza stanco avendo percorso ben 1.400 chilometri, pertanto dopo una veloce ma piacevole cena sono andato a dormire e la mattina dopo all’apertura della manifestazione ero già ai banchi di assaggio con il bicchiere pronto. Queste manifestazioni, almeno per me, sono importanti per avere un’idea sui vini per poi, se sono di mio interesse, fare approfondimenti degustandoli, con assoluta attenzione, e maggiore tempo a disposizione. Al mio arrivo all’ingresso ho incontrato Valentina Fracascia dell’ufficio stampa della manifestazione che gentilmente mi ha iscritto ad una degustazione che sarebbe stata tenuta il primo pomeriggio dal Signor Alois Lageder nella sua barriccaia. Ho salutato il Signor Alois Lageder, persona gentile ed ospitale per poi andare ad iniziare il mio giro tra i banchi di assaggio. C’erano tanti produttori che conoscevo quindi è stato molto piacevole andarli a trovare e degustare i loro vini. Ho preso qualche appunto sul mio maleskine, ma non ho scritto in modo dettagliato cosa che faccio normalmente quando degusto i vini con più tempo a disposizione.
Sono andato da Boscarelli dove ho degustato un piacevole Nobile di Montepulciano 2013 per poi fermarmi al Castello di Ama dove ho degustato tutti i vini e dove ho sentito un Apparita 2011 (100% Merlot) bello, piacevole, equilibrato al gusto, largo in bocca con lunga persistenza gustativa. Ho rivisto volentieri Klaus Johann Reimitz che ha creato, con la moglie, sorella di Martino Manetti, l’azienda Toscana Poggio al Sole che dal 2011 produce un sangiovese in purezza. Ho degustato il Reimitz 2012 che mi è piaciuto molto per il suo colore rosso rubino trasparente, per il suo sapore di tartufo nero e per la sua finezza ed eleganza gustativa.
Mi sono fermato da Simone Monciatti direttore generale dell’azienda Toscana Capannelle dove ho gradito il rosato 2015 (100% Sangiovese), vino piacevole e di struttura. Lo Chardonnay 2013 con al naso il burro di nocciolina, profumo tipico di tanti chardonnay di borgogna. E’ stato un piacere salutare Moritz Rogosky proprietario con la madre dell’azienda Toscana “Podere il Carnasciale”.
Ho degustato il Caberlot 2012 con bella acidità, largo in bocca e profondo.
Molto piacevole è stato anche il Caberlot 2008 con naso balsamico di pastiglia Valda con sentori di sella di cuoio.
Gusto di tartufo nero. Vino equilibrato e persistente. L’annata migliore, per me, rimane la 2007.
Mi sono poi fermato da Dominique Génot dell’Azienda Toscana Caiarossa. La proprietà è francese ed è la stessa dello Château Giscours di Margaux. Ho assaggiato vari vini apprezzando il Caiarossa bianco 2014, bel vino, che entra centrale ed è lungo e persistente, come pure l’Essenzia 2011 trovandolo equilibrato con piacevole e generosa acidità con finale gustativa di prugna secca. Al banco di Luca Sanjust proprietario dell’azienda toscana Petrolo ho assaggiato il Bogginanfora 2014 (100% sangiovese allevato in anfora) ed il Boggina 2013 (senza anfora) trovando il primo che va molto in profondità al contrario del secondo che si estende più in larghezza.
Molto piacevole è stato il Galatrona 2013 (100% merlot) che ho trovato largo, equilibrato e piacevole con tannini setosi.
Altri assaggi piacevoli sono stati quelli dell’azienda Montevertina sia il Montevertina 2013 che il Pergole Torte 2013. Dopo le due annate 2012 e 2011 che mi hanno convinto meno la 2013 mi ricorda l’eleganza del 2010 e non la potenza del 2007 e del 2008. Mi sono fermato poi al banco dell’azienda toscana Monteverro dove tra i vari vini in assaggio ho apprezzato molto il Monteverro 2013 che ho giudicato essere il migliore mai fatto e mi sono complimentato con il Signor Georg Weber. Non potevo non fermarmi da Andrea Costanti produttore storico di Montalcino dove ho apprezzato molto la sua riserva 2010. da Guado al Tasso ho assaggiato il vermentino 2015 che ho reputato essere persistente anche se difettava un po’ di struttura. Mi è piaciuto molto il Bruciato 2014 che ho giudicato essere il migliore mai fatto fino ad oggi.
Sono andato poi nel granaio a bagnarmi la bocca con il sempre piacevole Champagne “Pal Roger” per poi andare da Alessia Antinori responsabile dell’azienda laziale “Fattoria di Fiorano” i cui vigneti arrivano quasi nel centro di Roma.
Ho degustato sia il Fioranello 2013 e 2014 che il Fiorano 1986, 2013 e 2011. quest’ultimo prodotto in sole 1.650 bottiglie era fine elegante, con bei tannini, piacevole e persistente. Ho fatto poi un giro per sentire vini austriaci e reasling tedeschi. Tra un assaggio e l’altro, saltando il pranzo, sono arrivato alle ore 15.00 giusto in tempo per andare in cantina, insieme ad altre persone, con Alois Lageder che ci ha fatto assaggiare varie tipologie di vini e dello stesso vitigno e annata e li ha fatti sentire con diversi modi di vinificazione.
Tutto è stato molto interessante anche perchè si vedeva la passione e l’amore del Signor Lageder nella ricerca del miglioramento. La ricerca anche di riuscire a far abbassare la gradazione dei vini che negli ultimi anni sono salite a causa delle condizioni climatiche. Dopo queste importanti spiegazioni fornite dal Signor Alois siamo usciti dalla cantina, a fianco della quale personale incaricato dalla proprietà offriva delle ciambelle fritte ripiene di mele. La carne è debole. Ho ceduto per ben tre volte ai piaceri del dolce.
Dopo questa piacevole sosta ho salutato amici giornalisti e non ed ho fatto ritorno in albergo poiché mia moglie non si era sentita bene forse a causa del lungo viaggio del giorno prima.
Riposatomi un po’ ho preferito portarla a cena in un posto tranquillo e siamo andati alla Taberna Romani a Termeno. Ero stato in questo ristorante l’anno prima insieme a Valentina Fraccascia ed altri giornalisti e ci ero stato molto bene E così è stato. Abbiamo fatto una ottima cena bevendo il Taurasi Radici 2001 di Mastroberardino che si è accompagnato benissimo alla carne che abbiamo scelto. La giornata mi è veramente volata via. E’ bello andare via con il rimpianto e con il desiderio di tornare l’anno successivo. Alois Lageder e la sua famiglia organizzano questo evento sempre in modo perfetto circondandosi di collaboratori giovani e motivati.
La mattina successiva siamo poi partiti di prima mattina per andare al Vinitaly.