A novembre passato presso la Casa d’Aste Pandolfini di Firenze prima dell’asta di vini si è tenuta una degustazione degli Champagne della Maison Delamotte – Salon tra cui tre annate di Salon.
L’evento è stato organizzato da Francesco Tanzi esperto del settore vini della Pandolfini insieme all’azienda Ceretto distributrice degli champagne Delamotte – Salon in Italia. Per l’evento è venuto l’amministratore delegato della Maison Didier Depond e la degustazione è stata tenuta dal Master of Wine italiano Gabriele Gorelli.
Gli invitati alla degustazione erano solo quaranta, tutti appassionati di questi champagnes.
La casa d’Aste Pandolfini, per festeggiare i suoi 100 anni di vita ad aprile aveva organizzato una verticale di 6 annate di Sassicaia, con bottiglie doppie Magnum ed a Novembre ha organizzato questa degustazione di assoluto rilievo. Dopo la degustazione c’è stato un light lunch curato dall’Enoteca Pinchiorri di Firenze.
Parliamo un pochino della storia della Maison Delamotte e del suo champagne di prestigio, il “Salon”.
A fine ‘800 Eugene Aiurè Salon figlio di carrettieri della Champagne si trasferisce a Parigi per iniziare un’attività di conciatura delle pellicce. Il suo lavoro va a gonfie vele e fa la sua fortuna. Aiurè ama la vita, i piaceri, le cose belle e desidera produrre il miglior champagne, segue i consigli di suo cognato che era uno chef di cave, sceglie per comprare i terreni territorio della Côte de Blancs, il cru miglior che era quello di Mesnil sur Oger e la parcella più prestigiosa che era quella sopra la chiesa dove l’equilibrio tra zucchero e acidità è perfetta. All’inizio produce lo champagne per se, poi anche per amici ed appassionati. La prima annata di uscita è stata la 1905. A partire dal 1928 Maxim’s lo nominerà champagne della casa.
Salon è uno champagne che viene prodotto solo nelle migliori annate.
Nel XX secolo sono uscite 37 annate dalla 1905 alla 1999, mentre nel XXI secolo sono usciti 7 millesimi: 2002, 2004, 2006, 2007, 2008 (solo in formato magnum), 2012 e 2013.
La caratteristica di questo champagne, a parte la mineralità è la nota agrumata ed in particolare il pompelmo giallo o rosa. Il suo finale normalmente è un pò amarino tipico del pompelmo.
Veniamo adesso ad esaminare gli champagnes degustati.
MAISON DELAMOTTE
Blanc de Blancs, annata 2018
Dal bicchiere traspare giallo oro, lucente, con bollicine abbastanza fini e numerose.
Si innalzano profumi intensi minerali (la pietra focaia sfregata), pan brioch, iodio, lievi di lievito di birra e di pepe bianco, fiori bianchi, erbe medicinali, lievi di smalto di vernice per terminare con sussurri di burro di noccioline.
Al palato è sapido, minerale con bollicine gradevoli e carezzevoli. Sapore di mela renetta un pò matura. Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio gustativo con la freschezza che da una buona salivazione ed avvolge completamente la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza con finale di pompelmo giallo e mela renetta.
(93/100)
MAISON DELAMOTTE
Collection Blanc de Blancs, annata 2007
Traspare giallo oro abbastanza intenso.
Le bollicine sono fini e numerose.
Dispiega all’olfatto profumi di ginger, minerale, zenzero, buccia di pompelmo candita, dolci dell’esterno del confetto, mela renetta un pò matura, mandarino, cedro, pan brioch, lievi di pepe bianco, per terminare con soffi di miele.
All’incontro gustativo si percepisce un bel corpo medio, le bollicine sono fini ed il vino è ben equilibrato con una generosa freschezza che domina senza ripensamenti la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza con finale di miele di castagno e di pompelmo giallo.
(95/100)
MAISON DELAMOTTE
Salon Blanc de Blancs
“Cuveè S Le Mesnil”, annata 2013
Colore giallo oro chiaro. Le bollicine sono fini e numerose.
Mix olfattivo composto da profumi minerali, intensi di pan brioch, zabaione, mela renetta, gas GPL, guscio di mandorla, lievi di vaniglia, buccia verde di banana, limone, fiori bianchi, per terminare con ricordi di miele di castagno.
Al palato sfoggia generosa sapidità e mineralità.
Il corpo è medio e le bollicine sono fini. Vino equilibrato e persistente con finale di pompelmo giallo e miele di castagno.
(97/100)
MAISON DELAMOTTE
Salon Blanc de Blancs,
“Cuveè S Le Mesnil”, annata 2006
Veste giallo oro abbastanza intenso.
Le bollicine sono fini e numerose.
Ricchezza olfattiva scandita da profumi di zenzero, vaniglia, lievi di fico bianco secco, fiori bianchi, minerale, cenere del camino, gas GLP, dolci dell’esterno del confetto, per terminare con sentori di fungo champignon.
Al palato è cremoso, con corpo medio e bollicine fini. Vino sapido e minerale con il corpo che si adagia un pò e si scema gradualmente. Buon equilibrio gustativo con la freschezza che domina la massa alcolica.
Lunga è la sua persistenza aromatica intesa con finale di miele di castagno. Nel finale si sente asciugare un pochino la gengiva superiore.
A mio modesto avviso la bottiglia non era perfettissima ma nonostante ciò è piuttosto piacevole.
(93/100)
MAISON DELAMOTTE
Salon Blanc de Blancs,
“Cuveè S Le Mesnil”, annata 1999
Giallo oro lucente.
Le bollicine sono fini ed abbastanza numerose.
Dona all’olfatto una ricca gamma di profumi tra i quali spiccano la mela renetta, il pepe nero, l’origano, lo zenzero, lievi di miele, pepe bianco, vaniglia, vernice ad olio, ginger candito, guscio di mandorla, dattero secco e fico secco bianco.
Il corpo è medio plus e le bollicine sono finissime. Vino ricco, largo e verticale con sapore di miele di castagno e pompelmo rosa. Ottimo equilibrio gustativo con la massa alcolica che è impercettibile. Lunga è la sua persistenza con sapori di miele di castagno, pompelmo rosa e dattero secco.
Bello champagne che va più sulla potenza che sulla delicatezza.
(98/100)