Quest’anno la famiglia Antinori ha festeggiato i 50 anni del vino Tignanello creato dal Marchese Piero Antinori e dall’enologo Giacomo Tachis.
Nel 1968 Piero Antinori e Giacomo Tachis chiesero la consulenza dell’enologo francese Emile Peynot e da questo incontro, nel 1971 nacque il vino “Tignanello” con uvaggio 80% sangiovese 15% Cabernet Sauvignon e 5% Cabernet Franc e nel 1978 il vino Solaia con uvaggio iniziale dell’80% di Cabenert Sauvignon e del 20% di Cabernet Franc con questo blend è stato replicato nel 1979. Solamente a partire dalle annate successive per il Solaia è stato utilizzato 75% di Cabernet Sauvignon, il 20% Sangiovese ed il 5% di Cabernet Franc.
Ho avuto il privilegio di parlare più volte con Giacomo Tachis e di condividere con lui il concetto essenziale e basilare dell’equilibrio gustativo. Il vino deve essere equilibrato e cioè la massa alcolica deve essere messa a tacere dalla freschezza, dalla mineralità e dalla sapidità. Se un vino ha problemi di eccessivo alcol non è degno di attenzione. Stesse convinzioni le aveva Emile Peynot e stesse convinzioni le ho avute e le ho da sempre.
I vigneti Tignanello e Solaia si trovano entrambi nella tenuta Tignanello nelle colline circondate tra le valli della Greve e della Pesa.
La tenuta è di circa 319 ettari di terreno dei quali 130 ettari vitati.
Le vigne sono collocate su terreni derivanti da marne marine del Pliocene con calcare e scisto.
Il vino Tignanello ha incontrato, da subito, un grande successo perchè è un vino ben fatto e piacevole. Circa 10 anni fa ho avuto il privilegio di fare la verticale del Tignanello, presso il Palazzo Antinori di Firenze di ben 35 annate, dal 1971 alla 2012. Eravamo 8 persone ed io come sempre sono stato l’ultimo a terminare questa incredibile esperienza.
Le bottiglie erano bordolesi ma di questo ne riparlerò più avanti.
Sono stato presente ai festeggiamenti dei 30 anni del Tignanello, come a quelli dei 40 anni durante i quali presso la tenuta fu fatta alla presenza di un notaio, la ricolmatura delle bottiglie con annata 1971, prima annata uscita in commercio.
Al termine della ricolmatura il Marchese Piero ha fatto aprire due bottiglie del 1971 e ce le siamo godute insieme.
Per i 50 anni i festeggiamenti si sono svolti presso la Tenuta per i giornalisti, una sera a Firenze, presso il palazzo Antinori, per i V.I.P. e per i clienti ed alcuni amici successivamente sempre presso la Tenuta. Quest’ultimo festeggiamento ha previsto una passeggiata nelle cantine con cinque soste e ad ogni sosta si è potuto degustare un’annata per ogni decennio con bottiglie in formato magnum, la 1978, 1983, 1997, 2004 e 2013.
Per me questa degustazione è stata molto importante perchè avendo già degustato dieci anni prima, quattro delle suddette annate, ho trovato una enorme differenza di punteggio.
Questo sinceramente mi ha lasciato delle difficoltà di spiegazione.
All’annata 1978 avevo dato 80/100 mentre adesso ho dato 92/100, all’annata 1983 avevo dato 83/100 mentre adesso ho dato 95/100, all’annata 1997 avevo dato 93/100 ed adesso ho dato 94/100 su quest’ultima annata non ci sono differenze importanti, come non ci sono neppure per l’annata 2004 alla quale avevo dato 94/100 mentre adesso ho dato 95/100.
Sulla verticale di 35 annate avevo scritto un articolo che è sul mio sito e leggendolo si può capire perchè c’è stata questa notevole differenza di valutazioni sulla 1978 e sulla 1983.
Dopo la degustazione in cantina è seguito un piacevole pranzo itinerante con banchetti sparsi all’interno della Villa e nel giardino. Il piacevole pasto è stato accompagnato allo spumante blanc de Blancs della Marchesi Antinori ed al Tignanello in formato bordolese dell’annata 2021. Questo nettare è stato servito agli ospiti da alcuni sommelier aziendali ed a me è stato sempre servito dalla brava e sorridente Giada Sabatini che normalmente lavora alla Cantinetta Antinori di Firenze. Grande vino come potrete leggere nelle mie note di degustazione. Nel giardino era in bella mostra una automobile esemplare unico di Maserati cabrio elettrica di color vino, venduta all’asta in America ed il ricavato della vendita è stato donato, dalla Marchesi Antinori, in beneficienza. Giornata stupenda che non si potrà dimenticare.
Prima di passare alle note di degustazione dei vini.
Per quanto riguarda la larghezza del tannino, è importante che faccia le precisazioni che seguono, affinchè possa essere compresa. Io sento il tannino del vino sulla gengiva superiore. La totale larghezza del tannino è 6/6, cioè tutta la larghezza della gengiva superiore. Ovviamente, se il tannino è meno largo, potrà essere per esempio 5/6 e così via. La larghezza del tannino è importante quando la qualità dello stesso è di buono o alto livello. Più il tannino è largo, più il vino è degno d’attenzione, ma il tannino, come ho precisato, dev’essere, in ogni caso, di buona qualità.
Passiamo adesso a descrivere i vini degustati.
TENUTA TIGNANELLO
TIGNANELLO TOSCANA rosso IGT, annata 1978
formato magnum.
Colore rosso aranciato.
Dal calice si innalzano profumi di humus, foglie morte, fungo porcino secco, menta, eucalipto, lievi di canfora, carruba, per terminare con sussurri di erbe medicinali.
All’assaggio rivela un corpo medio, sapore di inchiostro di china, ruggine ed erbe medicinali.
Il corpo è medio ed il vino è sapido ed equilibrato con la freschezza che domina la massa alcolica.
I tannini sono dolci abbastanza larghi (5/6–) inizialmente vellutati per poi asciugare un pò la gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa. (92/100)
TENUTA TIGNANELLO
TIGNANELLO TOSCANA rosso IGT, annata 1983
formato magnum.
Rosso granato con riflessi aranciati.
L’olfatto esprime profumi di nocciolina, menta, eucalipto, fiore di rosmarino, salvia, alloro, camomilla, lievi di ruggine, rosa canina, grafite, matita appuntita, per terminare con echi di erbe medicinali.
Al palato ha corpo medio ed un buon equilibrio gustativo con la freschezza che avvolge la massa alcolica. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6) inizialmente vellutati per poi asciugare un pò la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di radice di rabarbaro ed erbe medicinali.
Gran bel vino è stata in una bottiglia indovinatissima.
Mi piacerebbe rifare un confronto tra la 1982 e la 1983 perchè dieci anni fa la prima era nettamente superiore alla seconda. (95/100)
TENUTA TIGNANELLO
TIGNANELLO TOSCANA rosso IGT, annata 1997
formato magnum.
Manto rosso granato con fine bordo aranciato.
Dal bicchiere sfilano profumi di lieve prugna secca, menta, eucalipto, dolcini di ciliegia marasca nera un pò candita, nocciolina, ruggine con ricordi di wafer del cono gelato fine.
Al gusto rivela un corpo medio ed un ottimo equilibrio tra alcol e freschezza. I tannini sono dolci, larghi (6/6–) spessi e vellutati.
Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di radice di rabarbaro e di erbe medicinali. (94/100)
TENUTA TIGNANELLO
TIGNANELLO TOSCANA rosso IGT, annata 2004
formato magnum.
Veste rosso granato.
Approccio aromatico interessante che svela profumi di ciliegia rossa un pò candita lievi di zucchero filato, menta, eucalipto, stoppa intrisa di vino, prugna semi secca, lievi di erbe medicinali, grafite, pelle di conceria in fine lavorazione per terminare con carezze di amido di riso bollito.
All’esame gustativo è dolce, fine ed elegante.
Il corpo è medio e l’asse alcol-freschezza è in perfetto equilibrio.
I tannini dono dolci, abbastanza larghi (5/6++), inizialmente vellutati per poi asciugare un pò la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di erbe medicinali.
Vino ancora molto giovane. (95/100)
TENUTA TIGNANELLO
TIGNANELLO TOSCANA rosso IGT, annata 2013
formato magnum.
Dal bicchiere traspare rosso rubino con lievi trame granato.
Il bicchiere diffonde profumi di ciliegia rossa carnosa, prugna, panno caldo inamidato, lievi di caucciù, zucchero filato, rosmarino, salvia, sapone alla lavanda (mi ricorda la saponetta Atkinson), dolci dell’esterno del confetto, camomilla e grafite.
Al palato rivela un corpo medio ed una bella freschezza che rende completamente inoffensiva la massa alcolica. I tannini sono dolci, completamente larghi (6/6) inizialmente vellutati per poi asciugare un pò la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa. (96/100)
TENUTA TIGNANELLO
TIGNANELLO TOSCANA rosso IGT, annata 2021
formato bottiglia bordolese.
Veste rosso popora intenso.
Naso incredibilmente ricco e vario con profumi di ciliegia rossa, arancia sanguinella, camomilla, menta, eucalipto, clorofilla del chewing gum, rosmarino, alloro, salvia, abete, colla Coccoina (latte di cocco e mandorla), chicchi piccoli di liquirizia, pomodoro maturo, terra umida, dolci dell’esterno del confetto, violetta, ciliegia marasca nera, lievi di cioccolata, erbe medicinali, prugna matura e stringa di liquirizia.
Al palato svela un corpo medio plus ed un perfetto equilibrio tra alcol e freschezza, quest’ultima avvolge completamente la massa alcolica.
I tannini sono dolci, larghi (6/6) abbastanza spessi e setosi. Sapore di frutta fresca a bacca nera spremuta e liquirizia ( è il cabernet).
Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di erbe medicinali.
Sapore ricorrente nel Tignanello. Grande vino, fine ed elegante. (100/100)