MONTEVERTINE INCONTRA “ATTO DI VITO MOLLICA”

Qualche tempo fa a Firenze c’è stato un pranzo presso il ristorante “Atto di Vito Mollica” per assaggiare le ultime uscite dei vini prodotti dall’azienda Montevertine di Martino Manetti. Gli invitati sono stati circa 15 e gli inviti sono stati fatti personalmente da Liviana Manetti moglie di Martino. I fortunati erano prevalentemente appassionati di vino ed estimatori dei vini dell’Azienda Montevertine.

I vini che hanno accompagnato le portate di cibo sono stati il Pian del Ciampolo 2022, il Montevertine 2021, il Pergole Torte 2021, il Pergole Torte 2021 e il Pergole Torte 2006 in formato doppio magnum.

Fuori programma Martino ci ha fatto servire, a sorpresa, una doppia magnum di Montevertine Chianti Classico 1979.

Il menù ideato da Vito Mollica è stato molto goloso ed i piatti hanno sposato perfettamente i deliziosi vini di Martino.

Premetto però che prima del pranzo ci sono stati serviti de mis en bouche insieme ad un vino bianco Montevertine di qualche hanno prima

Veniamo adesso al pranzo.

Con il “Tortino di asparagi spuma al pecorino e julienne di pernice rossa” ci è stato servito il Pian del Ciampolo 2022 la cui acidità si sposava perfettamente al piatto. A seguire ci sono state servite “Pappardelle al burro d’alpeggio e timo con ragù di coda di chianina” che si è coniugato bene con il Montevertine 2021 che aveva finezza, eleganza ed un finale floreale di violetta. Che gioia, che abbinamento perfetto !.

Il piatto successivo è stato “Maiale iberico arrostito con spugnole fresche e agretti” abbinato al Pergole Torte 2021 che aveva al naso ed al gusto una splendida intensa violetta ed una freschezza che si è andata a compenetrare alla succosità del piatto. Che cibo, che vini! Con la selezione dei formaggi ci è stato servito il Pergole Torte 2006. Vino al naso ancora cosi giovane ed al gusto la prugna secca che si integrava perfettamente a certi formaggi. Come anticipato con la piccola pasticceria, a sorpresa c’è stato servito il Chianti Classico 1979 in formato doppio magnum.

Ovviamente l’abbinamento di questo vino con i pasticcini è stato puramente casuale. Il vino era magnifico, che dire ? Tutti i commensali erano in agitazione per la gioia di avere avuto il privilegio di sedere a questa splendida tavola con la continua presenza di Vito Mollica con i suoi deliziosi piatti abbinati a vini di esemplare piacevolezza ad incominciare da un vino semplice ( si fa per dire) come il Pian del Ciampolo per arrivare poi al Chianti Classico 1979.

Veniamo adesso ad esaminare singolarmente i vini degustati e bevuti, con la precisazione che segue:

Per quanto riguarda la larghezza del tannino, è importante che faccia le precisazioni che seguono, affinchè possa essere compresa. Io sento il tannino del vino sulla gengiva superiore. La totale larghezza del tannino è 6/6, cioè tutta la larghezza della gengiva superiore. Ovviamente, se il tannino è meno largo, potrà essere per esempio 5/6 e così via. La larghezza del tannino è importante quando la qualità dello stesso è di buono o alto livello. Più il tannino è largo, più il vino è degno d’attenzione, ma il tannino, come ho precisato, dev’essere, in ogni caso, di buona qualità.

MONTEVERTINE

PIAN DEL CIAMPOLO IGT, Toscana, annata 2022

(uvaggio: 90% Sangiovese e 10% Canaiolo e Colorino)

Mix rosso rubino e porpora.

Dal bicchiere si innalzano intensi profumi di violetta ed acqua di mare (è uguale al profumo della parte bianca della buccia di cocomero)

Fanno seguito note di menta eucalipto, fiore del rosmarino, chicchi di liquirizia, salvia, paglia e pomodori pelati.

Al palato si sente un pochino il consueto acido acetico, di questo vino,  la violetta e la sapidità.

Il corpo è medio sufficiente plus. Vino ben equilibrato con la freschezza che domina la massa alcolica. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6) inizialmente vellutati per poi asciugare un pò la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di violetta ed acido acetico.

                                               (91/100)

MONTEVERTINE

MONTEVERTINE IGT, Toscana, annata 2021

(uvaggio: 90% Sangiovese, 5% Canaiolo e 5%  Colorino)

Rosso porpora.

All’esame olfattivo si percepisce il profumo, seppur lieve, che va via velocemente del cioccolatino After eight (cioccolata e menta intensa) tipica dell’utilizzo anche del legno nuovo. Il percorso olfattivo prosegue con profumi di eucalipto, rosmarino, salvia, paglia, iuta, ciliegia marasca nera, lievi di mobile di sagrestia (legno ed incenso), pepe nero, violetta per terminare con soffi di appretto (amido spray per stirare).

Al palato ha corpo medio, ha sapore di ciliegia ed è fine ed elegante. Vino con alcol e freschezza in perfetto equilibrio tra loro, mentre i tannini sono dolci, larghi (6/6–) inizialmente vellutati per poi asciugare un pò la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza con finale di violetta ed un lieve boisé che nel tempo sparirà.

(93/100)

MONTEVERTINE

LE PERGOLE TORTE IGT, Toscana, annata 2021

(uvaggio: 100% Sangiovese)

Manto rosso porpora

Al naso si percepiscono profumi di pelle di conceria in fine lavorazione, inchiostro di china, amido del riso bollito, intensi di violetta, smalto di vernice, paglia, iuta, menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata, chicchi di liquirizia, lievi boisé e di ciliegia marasca nera.

All’assaggio rivela un corpo medio ed ha sapore intenso di violetta. Alcol e freschezza sono in perfetta armonica tra loro mentre i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6++) inizialmente vellutati per poi asciugare e far bruciare un pochino la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di intensa violetta e di succosa ciliegia marasca nera.

(96/100)

MONTEVERTINE

LE PERGOLE TORTE IGT, Toscana, annata 2006

(uvaggio: 100% Sangiovese)

Formato : doppio magnum

Dal bicchiere traspare rosso granato.

Olfattivamente è esuberante con la nocciolina in primo piano, seguito dai profumi di pelle di conceria in fine lavorazione, amido del riso bollito, fragolina di bosco, inchiostro di china, lievissimi di zabaione, ballotte bacate (castagna bollita con finocchio selvatico secco), menta, eucalipto, per terminare con sussurri di acqua di mare pulita.

Bocca ammaliata dal sapore di prugna secca e da un corpo medio.

La freschezza domina, senza ripensamenti, la massa alcolica mentre i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6) inizialmente vellutati per poi asciugare un pò la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa.

(95/100)

MONTEVERTINE

CHIANTI CLASSICO, annata 1979

(uvaggio: 100% Sangiovese)

Formato : doppio magnum

Colore rosso granato con finissimo bordo aranciato.

L’olfatto è ricco e vario, emergono profumi di fico secco, lievi di prugna secca, iuta, canfora, menta, eucalipto, lievi di pelle in fine lavorazione di conceria, intensi di bacca di ginepro per terminare con ricordi speziati di pepe nero.

Al palato ha corpo medio sufficiente plus ed un perfetto equilibrio tra alcol e freschezza, quest’ultima avvolge completamente la prima. I tannini sono dolci larghi (6/6–) e vellutati.

Lunga è la sua persistenza con sapore finale di bacca di ginepro e sapore finalissimo di arancia sanguinella.

(96/100)

Desidero ringraziare, per questo piacevole evento Liviana che mi ha invitato e poi Sergio e Martino Manetti, il primo per la sua bravura, passione e caparbietà ed il secondo perché ha interpretato alla perfezione il pensiero e la bravura di Sergio, continuando nel suo piacevole cammino.

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