SUA MAESTA’ “IL VINSANTO DI CAPEZZANA RISERVA” IN VERTICALE
A dicembre passato la famiglia Cantini
Bonacossi, presso la propria tenuta di
Capezzana, ha tenuto una verticale di 6 annate del proprio vinsanto.
Tutti gli anni l’azienda organizza una verticale di un loro vino.
La madre di questo vinsanto, che viene prodotto a Capezzana, è Benedetta Contini Bonacossi che segue giorno dopo giorno le vigne e la cantina.
Questo vinsanto ha una fama mondiale nonostante che la produzione sia veramente modesta, si parla in genere di 5000 bottiglie da 0,375l. Era tanto tempo che attendevo di fare una degustazione del loro vinsanto. Per questo vino non tutti gli anni sono uguali, infatti, capita l’anno in cui la dolcezza al gusto è molto intensa ed il vino è molto denso e dolce e l’anno in cui il corpo è meno denso e si nota di più la freschezza. Le note al gusto del chinotto e/o del tamarindo sono molto importanti perchè mitigano la dolcezza che talvolta può essere troppo evidente.
Alla degustazione erano presenti una trentina di persone tra giornalisti, sommeliers ed appassionati.
Durante la degustazione, come sempre, ero molto concentrato e mi sono astenuto dal commentare i vini riservandomi di farlo alla fine. Così è stato ed ho parlato analiticamente di ogni vino soffermandomi sull’ultima annata, la 2017 nella quale all’olfatto, alla fine del mio esame ho sentito la buccia di arancia candita.
A tale mia affermazione Benedetta dava la sua conferma e precisava che quando sente nel vino che è nel caratello il profumo di buccia di arancia candita significa che il vino va imbottigliato. Questo nettare è prodotto con uve di Trebbiano e San Colombano.
La degustazione è stata molto significativa come tutte le verticali perchè ti permettono di conoscere il vino nei suoi aspetti positivi e non.
Dopo la degustazione è seguito un piacevole pranzo durante il quale sono stati serviti il Trebbiano 2023, il Villa di Capezzana Carmignano 2020, il Trefiano 2020, Ugo Contini Bonacossi 2019, quest’ultimo con un finale, al gusto, interminabile, di violetta, il Ghiaie della Furba 2021 con profumo e sapore intenso di violetta, a mio avviso superiore al piacevole 2019.
E’ stata una giornata piacevolmente impegnativa. Questi eventi sono unici per la loro piacevolezza che dire poi della famiglia Contini Bonacossi, sono tutte persone piacevoli e cordiali.
Seguono le mie note di degustazione della verticale del vinsanto.
CAPEZZANA
CONTE CONTINI BONACOSSI
VINSANTO DI CAPEZZANA Riserva, annata 1985
VINSANTO CARMIGNANO D.O.C.G.
bottiglie prodotte n. 4890
Dopo i primi 3 mesi dell’anno molto piovosi (408mm) è seguito un aprile abbastanza asciutto mentre le precipitazioni sono tornate in maggio (92mm) ed in agosto (76mm).
Un settembre ed un ottobre completamente asciutti hanno consentito una perfetta maturazione delle uve dato che il terreno non presentava carenze idriche.
Colore ambra chiaro.
Dal palcoscenico olfattivo sfilano profumi di wafer, fico bianco secco, paglia, mallo di noce, intensi di mandorla, menta, carruba, lievi di erbe medicinali, foglia di pesca, albicocca secca, colla Coccoina (latte di cocco e mandorla), fiore piscialletto (dente di leone), per terminare con ricordi di fondi di caffè.
Al palato ha corpo medio ed è abbastanza secco, non opulento. Vino ben equilibrato con la freschezza che domina la massa alcolica. Nel finale si sente bruciare lievemente la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di chinotto e tamarindo.
(95/100)
CAPEZZANA
CONTE CONTINI BONACOSSI
VINSANTO DI CAPEZZANA Riserva, annata 1996
VINSANTO CARMIGNANO D.O.C.G.
bottiglie prodotte n. 7467
Inizio primavera fresco con leggero ritardo del germogliamento, recuperato in fase di floritura e allegagione. L’estate ha avuto un andamento regolare, interrotto a metà agosto con l’arrivo delle piogge, che hanno rallentato la maturazione. Con il settembre caldo la maturazione si è completata bene, l’arrivo della pioggia a fine mese ha ritardato la raccolta.
Colore ambra con riflessi aranciati.
All’inizio l’olfatto è un pò chiuso e lentamente poi si apre a profumi di colla Coccoina (latte di cocco e mandorla), paglia, fico secco, menta, erbe medicinali, caucciù, pepe nero, noce moscata, intensi di mandorla per terminare con soffi di fondo di caffè (è la polvere di caffè compatta dopo l’utilizzo).
All’esame gustativo rivela un corpo medio plus (più di quello del 1985), ed ha sapore di miele di castagno, caucciù, dattero secco e fico bianco secco.
Vino ben equilibrato con la freschezza che domina, senza ripensamenti, la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di chinotto ed intenso tamarindo. Questa nota gradevolmente amara va a smorzare la nota dolce del dattero secco e del fico secco.
(97/100)
CAPEZZANA
CONTE CONTINI BONACOSSI
VINSANTO DI CAPEZZANA Riserva, annata 2001
VINSANTO CARMIGNANO D.O.C.G.
bottiglie prodotte n. 3980
L’andamento stagionale ha confermato la tendenza degli anni precedenti. Ad un inverno mite, con poche giornate fredde, è seguita una primavera anticipata, con un conseguente anticipo vegetativo, accompagnata da qualche giornata fredda ed a sporadiche gelate che hanno danneggiato solo in maniera marginale. Le piogge nella prima parte dell’anno non sono mancate. Si è così costituita una buona riserva di umidità nel terreno che ha permesso alle piante di affrontare il periodo giugno – agosto quasi completamente asciutti che hanno caratterizzato un’estate particolarmente lunga e calda. L’uva è arrivata perfettamente sana sino alla fine di agosto.
Un’abbondante pioggia ai primi di settembre ha però completamente compensato le carenze idriche delle piante. Il 2001 è stata un’annata eccezionale, per la qualità complessiva dell’uva. La scelta del Vinsanto è iniziata, il 20 Settembre e proteso fino alla prima settimana di ottobre, mentre la spremitura dei grappoli è stata effettuata il 06 febbraio 2022.
Manto ambra scuro, mattone, con bordo aranciato.
Lo scrigno olfattivo è ricco di profumi tra i quali emergono le erbe medicinali, la mandorla del confetto spaccato, fico bianco secco, castagna secca, menta, cassetto di medicine, lievi di pepe nero, noce moscata, castagna bollita con finocchio selvatico secco, caramella dura di orzo, paglia, lievi di smalto di vernice per terminare con pennellate di miele.
Al giusto si percepisce un corpo medio molto rinforzato, con sapore di fico bianco secco e dattero secco.
La freschezza non manca tanto è vero che avvolge completamente la massa alcolica. Lunghissima è la sua persistenza gustativa con finale sempre di fico bianco secco e dattero secco.
Vino abbastanza opulento ma equilibrato.
Ricordo che il 2000 era più secco con meno struttura e più freschezza.
(96/100)
CAPEZZANA
CONTE CONTINI BONACOSSI
VINSANTO DI CAPEZZANA Riserva, annata 2007
VINSANTO CARMIGNANO D.O.C.G.
bottiglie prodotte n. 5640
Un inverno mite con temperature sopra la media e piovosità sotto la norma, con una primavera mediamente asciutta e calda che ha permesso uno sviluppo vegetativo rapido ed uniforme. Il clima estivo è stato molto favorevole, con grande caldo tra giugno e luglio, con leggere piogge dopo la seconda metà di agosto che ha aiutato ad ingrossare i chicchi. Un settembre asciutto che ha premesso un ottimale maturazione degli acini. La selezione della uve da Vinsanto è iniziata il 23 Settembre mentre la spremitura è avvenuta il 01 febbraio 2008.
Colore ambra – mogano (è più chiaro del 2001). Olfatto poliedrico con profumi intensi di erbe medicinali, mandorla e dattero secco.
Il percorso olfattivo prosegue con note di zucchero cotto, fico bianco secco, lievi di acido acetico e stoppa intrisa di vino.
All’assaggio mostra dolcezza intensa di fico bianco secco, dattero secco e miele millefiori. Il corpo è medio, molto strutturato. Vino equilibrato con la freschezza che domina la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza gustativa,
Vino molto dolce che avrebbe avuto bisogno di maggiore freschezza che andasse ad allentare la densità ed una nota finale di miele di castagno che andasse ad allentare un pò la sua dolcezza.
(E’ più denso e dolce del 2001)
(94/100)
CAPEZZANA
CONTE CONTINI BONACOSSI
VINSANTO DI CAPEZZANA Riserva, annata 2013
VINSANTO CARMIGNANO D.O.C.G.
bottiglie prodotte n. 5256
Durante l’inverno e l’inizio della primavera, abbiamo avuto un’abbondanza di piogge, ma con l’arrivo di maggio il tempo è cambiato con una primavera calda e asciutta. La fase dello sviluppo vegetativo è stata molto buona, ma l’invaiatura è arrivata piuttosto tardi e ha portato ad un inizio di vendemmia ritardato rispetto alla media. Lo scelto delle uve Trebbiano e San Colombano per il Vin Santo è iniziato il 23 Settembre, in linea con le annate precedenti. L’appassimento si è prolungato fino al 10 Febbraio 2014.
Colore ambra abbastanza chiaro.
Profumi di mandorla, erbe medicinali, guscio di mandorla, miele mille fiori, fico secco per terminare con soffi di legno vecchio.
Bocca con sapore di ciliegia sotto spirito, miele mille fiori e mandorla.
Il corpo è medio, denso ma meno di quello del 2007. La freschezza rende il vino equilibrato, non facendo percepire la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di chinotto e lieve tamarindo e finalissimo di mandorla.
(96/100)
CAPEZZANA
CONTE CONTINI BONACOSSI
VINSANTO DI CAPEZZANA Riserva, annata 2017
VINSANTO CARMIGNANO D.O.C.G.
bottiglie prodotte n. 5008
Un’annata che ha come elemento chiave l’estrema variabilità meteorologica. Inverno mite con piovosità irregolare che ha permesso un inizio vegetativo precoce. Gelate tardive nei vigneti più bassi tra il 20 e il 21 Aprile. Una primavera calda e molto asciutta, clima che ha poi continuato durante tutta l’estate, una delle più asciutte e calde di sempre. Le rese sono risultate molto basse ma nel complesso un’annata caratterizzata da vini pieni e ricchi, con incredibile potenza, struttura e lunghezza. La selezione dei grappoli per il Vin santo è iniziata anticipatamente il 12 Settembre e anche per effetto della grande concentrazione risultata su pianta l’appassimento si è concluso il 22 dicembre.
Dal calice traspare color ambra con riflessi mogano.
Al naso esprime profumi intensi di wafer seguiti da chinotto, tamarindo, iodio, menta, guscio di mandorla, stoppa, idrolitina (polvere per rendere gassata l’acqua naturale) per terminare con sussurri di buccia di arancia candita.
All’assaggio ha corpo medio ed è più denso del 2011 e del 2007. La freschezza è travolgente, straripante e rende completamente inoffensiva la massa alcolica.
Sapore iniziale di mandorla. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di chinotto e lieve tamarindo.
Bel vino, piacevole con lunghissimo futuro grazie alla sua ricca freschezza.
(98/100)