“SASSICAIA” LA BANDIERA ITALIANA NEL MONDO DEL VINO

L’annata 2022 del vino Sassicaia della Tenuta San Guido di Bolgheri mi ha sorpreso in positivo perchè, come sappiamo, questa annata non è stata a livello della 2021. In seguito scriverò come è andata la 2022 sotto il profilo metereologico.

Io ho degustato questa 2022 aprendo la bottiglia 24 ore prima di degustarlo, l’ho messo in un decanter nel quale è rimasto una ventina di minuti, ho girato un pò il decanter per poi rimetterlo nella bottiglia senza tapparla, fino al giorno successivo.

Il Sassicaia in particolare ha bisogno di ossigenarsi per potersi esprimere al meglio olfattivamente. Così è stato, questo 2022 ha tirato fuori tutti i suoi tipici profumi quali l’acqua di mare, il sapone alla lavanda, la noce moscata e la grafite.

Il vino dopo 24 ore di ossigenazione non ha avuto il minimo cedimento.

Le peculiarità di questo 2022 sono l’acidità e la freschezza spiccata. Come sapete la mineralità e la freschezza, quando sono  generosamente presenti, come in questo caso, fanno capire la longevità del vino.  Questo 2022, secondo me avrà bisogno di stare un pò in bottiglia al contrario della 2015 e della 2019 che erano già pronte da subito per essere godute. Non avrei mai immaginato che la 2022 potesse essere di questo livello. Il naso è ricchissimo, particolarmente espressivo, ed al gusto ti aspetteresti un vino più rotondo, invece ti trovi un vino abbastanza equilibrato tra alcol e freschezza, nel senso che la massa alcolica non si percepisce neppure nell’immaginario. L’acidità è spiccata e non è una nota negativa come qualcuno istintivamente potrebbe dire ma è il suo bello perchè fa capire quanto sarà lunga la sua capacità di invecchiamento.

Che dire poi del finale gustativo che ha un sapore piacevolmente travolgente di lavanda.

Veniamo adesso a parlare delle condizioni metereologiche dell’annata 2022.

L’annata 2022 è stata calda ma il microclima favorevole di Bolgheri ha permesso di mantenere un buon equilibrio tra acidità e freschezza. L’autunno ha registrato temperature inizialmente sotto la media, con abbondanti piogge e un abbassamento termico a fine novembre che ha favorito il fermo vegetativo delle piante e l’eliminazione naturale dei parassiti. Le piogge hanno continuato anche in inverno, garantendo una buona riserva idrica. La primavera è iniziata con temperature sopra la media, interrotta da un breve e brusco calo della temperatura che ha determinato una selezione gemmaria in vigneti precoci. Questo ha ridotto il carico delle piante e consentito una corretta pigmentazione e maturazione delle uve. L’estate è stata caratterizzata dal caldo intenso, ma grazie al microclima di Bolgheri e all’ubicazione in collina dei vigneti non si sono registrati segni di sofferenza nei vigneti. Un’importante pioggia a metà agosto ha determinato un abbassamento termico e di conseguenza favorito la corretta maturazione delle uve.

 La raccolta delle uve, effettuata a mano, è iniziata nei primi giorni di settembre con le uve dei vigneti più giovani e proseguita poi con i Cabernet Sauvignon dei vigneti posti a quote altitudinali più basse, fino a terminare con quelli di collina a oltre 300 metri sul livello del mare (Vigna di Castiglioncello). Le operazioni di raccolta si sono concluse a fine settembre.

Adesso passo a descrivere il vino.

Note di degustazione :

TENUTA SAN GUIDO

SASSICAIA D.O.C.G., annata 2022

(uvaggio: 88% Cabernet Sauvignon e 12% Cabernet Franc)

Veste coloro rosso rubino con trame porpora.

Il palcoscenico olfattivo è ricco e vario con profumi di acqua di mare (parte bianca interna della buccia di cocomero), intensi di menta e di saponetta alla lavanda (mi ricorda la Atkinson), grafite, anice stellato, mora, eucalipto, caramella dura al lampone, fondo di caffè, rosmarino, salvia, erbe medicinali, noce moscata, liquirizia, mirtillo, caramella Morositas, gambo di ciclamino spezzato, ciliegia lievemente candita per terminare con sensazioni di castagna bollita con finocchio selvatico secco.

Al palato ha una spiccatissima freschezza che copre completamente la massa alcolica.

Il corpo è medio ed i tannini sono dolci e larghi (6/6-), inizialmente setosi per poi asciugare lievemente la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale intensissimo di lavanda.

(98/100)

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