Nel mese di settembre si è tenuta una splendida tenuta storica, “Tenuta di Capezzana”, a Carmignano, nella quale la produzione di vino e olio risale all’anno 804, come risulta da una pergamena che si trova all’archivio di Stato di Firenze.
L’azienda si estende per 650 ettari di cui 68 di vigneti e 140 di olivi.
Le vigne hanno esposizione ed età diverse, la più vecchia ha 57 anni, e si trovano tra il Montalbano e l’Appennino Tosco-Emiliano, con esposizioni diverse e con un particolare microclima: giornate estive e calde e notti fresche. La piovosità è ben distribuita tutto l’anno e le vigne beneficiano di una ventilazione costante.
I terreni sono stati originati da frana sottomarina e sono argillosi, sabbiosi, ghiaiosi e galestrosi.
I vitigni coltivati sono Sangiovese, Cabernet Sovignon, Cabernet Franc, Canaiolo, Trebbiano, Chardonnay, San Colobano, Merlot e Syrah.
Il tipo di allevamento è a cordone speronato e capovolto.
L’azienda ha scelto la coltivazione biologica ed il ritorno alle pratiche agricole risalenti a decenni prima, come il sovescio sostanza organica ricca di azoto (interramento di piante o di parte di piante allo stato fresco), nessun diserbo chimico, ma meccanico con scalzatori. In cantina vengono utilizzati solo lieviti indigeni.
Le bottiglie di vino prodotte per anno sono circa 400.000 mentre le bottiglie del vino “Villa di Capezzana” che vengono tenute in cantina per poterle riproporre dopo 10 anni sono circa 3000 per anno. Dal 1920 l’azienda di Capezzana è di proprietà della famiglia Contini-Bonacossi ed il primo anno di produzione del “Villa di Capezzana” è il 1925, ancora presente nella cantina della Tenuta.
I vini prodotti dall’azienda sono :
– TREBBIANO DI CAPEZZANA I.G.T. , uvaggio: 100% trebbiano, bottiglie prodotte circa 7555, prima annata di produzione 2000;
– UCB – Ugo Contini Bonacossi, uvaggio: 100% Sangiovese, bottiglie prodotte circa 4424, prima annata di produzione 2013;
– TREFIANO CARMIGNANO D.O.C.G. Riserva, uvaggio: 80% Sangiovese, 10% Cabernet e 10% Canaiolo, bottiglie prodotte circa 13000, prima annata di produzione 1970;
– VILLA DI CAPEZZANA D.O.C.G.: uvaggio : 80% Sangiovese e 20% Cabernet Sauvignon, bottiglie prodotte circa 70.000. Primo anno di produzione 1925.
– BARCO REALE CARMIGNANO D.O.C.,
uvaggio: 75% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon, 5% Cabernet Franc e 5% Canaiolo. Bottiglie prodotte circa 170.000. Prima annata di produzione 1984;
– GHIAIE DELLA FURBA I.G.T.
uvaggio: 50% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot e 25% Syrah. Bottiglie prodotte circa 8700. Primo anno di produzione. Prima annata di produzione 1979.
– ROSATO DI CARMIGNANO D.O.C.
VIN RUSPO BIOLOGICO, uvaggio 80% sangiovese, 10% Cabernet e 10% Canaiolo. bottiglie prodotte circa 4.300.
– CHARDONNAY I.G.T. uvaggio 100% Chardonnay, bottiglie prodotte circa 9.000. Primo anno di produzione 1984;
– VITTORIA BRUT ROSE’, non millesimato
uvaggio 100% Sangiovese. Spumantizzato con metodo Charmat (addizione di anidride carbonica).
– VIN SANTO DI CARMIGNANO D.O.C. Riserva
uvaggio: 90% Trebbiano e 10% San Colombano. Bottiglie prodotte circa 5.500. Primo anno di produzione 1925.
La famiglia Contini Bonacossi è una famiglia splendida ed unita.
Ognuno ha i propri compiti che svolge con assoluta devozione e passione. Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere il Conte Ugo Contini Bonacossi e sua moglie la Contessa Lisa Giustiniani, genitori di sette figli tra cui Vittorio, Filippo, Beatrice e Benedetta. Putroppo Vittorio è mancato, recentemente, con grande sconforto e dolore di chi lo conosceva. Persona affabile, pacata e grande conoscitore del vino. Altro pilastro dell’azienda è Claudio Consales che si occupa dell’aspetto commerciale, sempre freneticamente attivo. Ci sarebbe veramente tanto da scrivere su di loro ma vedo, nel mio immaginario, il direttore della rivista Oinos che mi rimprovera di scrivere articoli troppo lunghi.
Veniamo adesso alla degustazione del “Villa di Capezzana” che si è tenuta in azienda. Degustazione condotta dall’insigne enologo Franco Bernabei e da Beatrice e Filippo Contini Bonacossi.
Per quanto riguarda la larghezza del tannino, è importante che faccia le precisazioni che seguono, affinché possa essere compresa. Io sento il tannino del vino sulla gengiva superiore. La totale larghezza del tannino è 6/6, cioè tutta la larghezza della gengiva superiore. Ovviamente, se il tannino è meno largo, potrà essere per esempio 5/6 e così via. La larghezza del tannino è importante quando la qualità dello stesso è di buono o alto livello. Più il tannino è largo, più il vino è degno d’attenzione, ma il tannino, come ho precisato, dev’essere, in ogni caso, di buona qualità.
Passiamo adesso a descrivere i vini degustati.
Le annate degustate sono stata nell’ordine 2017, 2016, 2010, 2006, 1998, 1995, 1988, 1981, 1977, 1974, 1969 e 1930.
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C.G, annata 2017
(Uvaggio: 80% Sangiovese e 20% Cabernet Sauvignon)
Coloro rosso rubino – porpora
Naso espressivo con profumi di prugna, terra bagnata, pepe nero, intensi di noce moscata, chiodi di garofano, dolce dell’esterno del confetto, piccoli chicchi di liquirizia, violetta, cassetta di medicinali, per terminare con sussurri di amido di riso bollito.
All’assaggio è sapido e minerale con sapore di prugna.
Il corpo è garbatamente medio ed il vino è ben equilibrato con la massa alcoolica impercettibile, grazie alla freschezza, alla mineralità ed al tannino che la dominano completamente. Quest’ultimo è abbastanza largo (5/6), dolce, inizialmente setoso per poi nel finale asciugare un pò la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con finale di violetta,
Vino fine ed elegante con piacevole beva. L’annata 2017 non è stata facile ma chi ha lavorato bene in vigna ed ha ridotto la produzione ha fatto dei bei vini. (93/100)
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C.G, annata 2016
(Uvaggio: 80% Sangiovese e 20% Cabernet Sauvignon)
Manto rosso porpora e rubino. Naso ammaliante con profumi di smalto di vernice, jus de viandre, ruggine, cioccolata dolce dell’esterno del confetto, ciliegia, abbastanza intensi di noce moscata, lampone maturo, violetta, prugna, pepe nero, lievi di chiodi di garofano, paglia, crema di latte, menta, eucalipto, muschio ed erbe mediterranee. All’esame gustativo è sapido e minerale, con corpo medio. Vino ben equilibrato, con massa alcoolica dominata dalla freschezza e dai tannini. Questi ultimi sono dolci, abbastanza larghi (5/6), inizialmente spessi per poi nel finale assottigliarsi ed asciugare un pò la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con uno splendido finale di violetta.
Questo 2016 ha un pò più di struttura del 2017. (94/100)
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C.G, annata 2010
(Uvaggio: 80% Sangiovese e 20% Cabernet Sauvignon)
Si tinge rosso porpora e rubino abbastanza chiaro. Ventaglio di sensazioni tra cui lieve pelle di conceria e amido di riso bollito, seguito da prugna, fieno, menta, eucalipto, alloro, salvia, dolce dell’esterno del confetto, lievi di fragolina, fumé (tizzone del legno), liquirizia, per terminare con carezze di erbe mediteranee. Al gusto ha un corpo medio sufficiente ed è sapido e minerale. Vino equilibrato tra alcool e freschezza. I tannini sono abbastanza larghi (5/6+), dolci, inizialmente vellutati per poi asciugare e far bruciare un pò la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con sapore di prugna, già sentita all’inizio dell’esame gustativo.
I tannini sono un pò irruenti. (92/100)
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C.G, annata 2006
(Uvaggio: 80% Sangiovese e 20% Cabernet Sauvignon)
Veste rosso porpora. Articolato e ricco nelle note di tartufo nero, paglia, prugna secca, clorofilla, menta, eucalipto, lievi di fico secco nero, oliva nera, appretto (spray con amido per stirare), erbe medicinali, rosmarino, caramella al caffè, salvia e liquirizia.
Sorso sapido e minerale con sapori che ricordano la prugna secca ed il fico secco nero. Il corpo è medio sufficiente. Vino equilibrato tra alcool e freschezza. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6), inizialmente setosi per poi asciugare e far bruciare un pò la gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza con finale di caramella al caffè.
Naso e gusto molto maturi. (91/100)
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C.G, annata 1998
(Uvaggio: 80% Sangiovese e 20% Cabernet Sauvignon)
Colore rosso granato con bordo aranciato. Ventaglio olfattivo fatto di profumi di amido di riso bollito, ciliegia lievemente candita, prugna secca, fieno, clorofilla, erbe medicinali, menta, eucalipto, carruba, lievi di noce moscata, terra bagnata, intensi di bacca di ginepro, chicchi piccoli di liquirizia, lievi di rosmarino, alloro, ambra, per terminare con accenni di ruggine.
Al gusto è sapido e minerale con sapore di erbe medicinali e con corpo medio sufficiente. Vino equilibrato con massa alcoolica dominata dalla freschezza e dai tannini. Quest’ultimi sono dolci, abbastanza larghi (5/6) e setosi. Lunga è la sua persistenza gustativa.
Vino elegante e piacevole. (94/100)
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C.G, annata 1995
(Uvaggio: 75% Sangiovese e 15% Cabernet Sauvignon e 5% Canaiolo)
Rosso granato. Mix olfattivo fatto di profumi di chinotto, prugna secca, fieno, clorofilla, intensi di erbe medicinali, terra bagnata, carruba, lievi di oliva nera e di smalto di vernice, juta, pepe nero per finire con pizzicotti di noce moscata.
All’esame gustativo il vino ha corpo medio. Lieve altalena gustativa con la freschezza che non domina, completamente, la massa alcoolica anche se la freschezza è ben presente. I tannini sono dolci, abbastanza larghi, inizialmente setosi per poi asciugare un pò la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa.
Migliore all’olfatto. La presenza all’olfatto dell’oliva nera farebbe pensare anche alla presenza del Syrah. (90/100)
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C.G, annata 1988
(Uvaggio: 70% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon, 10% Canaiolo
e 5% Complementari)
Colore rosso granato con sfumature aranciate.
All’esame olfattivo non è nitido nei profumi, successivamente si sentono profumi intensi si amido della pezza di tessuto cotone, prugna, terra bagnata, bacca di ginepro e di pesca rossa pelosa.
Al palato il corpo è un pò debole. Vino equilibrato tra alcool e freschezza mentre i tannini sono dolci, poco larghi (4/6++), inizialmente setosi per poi asciugare la gengiva superiore. Abbastanza lunga è la sua persistenza gustativa. (88/100)
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C.G, annata 1981
(Uvaggio: 65% Sangiovese, 15% Canaiolo, 10% Cabernet Sauvignon
e 10 % Complementari)
Veste di un trasparente rosso granato con bordo, aranciato.
Al naso è inebriante, piacevole con profumi garbatamente dolci di ciliegia, lampone ed erbe medicinali.
Seguono note di pepe nero, resina di pino, cuoio invecchiato ed una incredibile rosa canina.
Al gusto è intensamente sapido e minerale. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con la massa alcoolica impercettibile grazie anche alla freschezza ed ai tannini che sono dolci, abbastanza larghi (5/6+) e setosi. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di rosa canina. Vino fine ed elegante che non smetteresti mai di bere. (96/100)
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C.G, annata 1977
(Uvaggio: 65% Sangiovese, 15% Canaiolo, 10% Cabernet Sauvignon
e 10 % Complementari)
Abito rosso aranciato. Profilo olfattivo interessante, fatto di profumi di incenso che ricordano il mobile di sagrestia, rosa canina, gambo di ciclamino spezzato (per l’acidità), dolce della parte esterna del confetto, lievissimi di bacca di ginepro, erbe medicinali, terra bagnata, buccia di arancia candita, carruba, appretto ( amido per stirare), per terminare con carezze di ruggine.
In bocca è sapido e minerale, ha un corpo medio ed un buon equilibrio gustativo. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6-) e setosi. Lunga è la sua persistenza gustativa. Vino delicato, fine e piacevole. (94/100)
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C.G, annata 1974
(Uvaggio: 70% Sangiovese, 10% Cabernet Sauvignon, 10% Canaiolo
e 10 % Complementari)
Vestito aranciato, trasparente.
Olfatto formato da profumi di incenso (mobile di sagrestia) mandorla, stoppa, rosa canica, juta, pepe nero, noce moscata e polvere da sparo.
All’assaggio il vino è dolce, molto evoluto.
Il corpo è medio mentre la freschezza è molto presente e non fa percepire l’alcool. I tannini sono dolci, poco larghi(4/6-), inizialmente vellutati e poi setosi. (88/100)
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C, annata 1969
Uvaggio: 70% Sangiovese, 10%Cabernet Sauvignon, 10% Canaiolo
e 10 % Complementari)
Robe rosso aranciato intenso. Regala profumi di terra bagnata, stoppa, lievi di menta ed eucalipto, rosa canina, pomodoro pelato, prugna secca, fieno secco, clorofilla, carruba e caffè freddo.
All’assaggio rivela un’intensa freschezza che domina completamente la massa alcoolica. Il corpo è medio mentre i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6+), inizialmente setosi per poi far asciugare e bruciare, lievemente, la gengiva superiore. Vino sapido e minerale. Sapori di prugna secca, fieno e clorofilla che rimangono durante tutta la sua lunga persistenza gustativa.
Nelle mie note ho scritto che ha ancora futuro, per la sua generosa acidità. (92/100)
VILLA DI CAPEZZANA, Carmignano D.O.C, annata 1930
(Uvaggio: 70% Sangiovese, 10% Cabernet Sauvignon, 10% Canaiolo, e
10 % Complementari)
Rosso aranciato trasparente.
Lo scrigno olfattivo si apre lentamente e diffonde nel bicchiere la sua storia i suoi profumi che ricordano la terra bagnata, bacca di ginepro, lievi di menta ed eucalipto, rosa canina, intensi di coriandolo, smalto di vernice, erbe medicinali, iodio ed appretto (amido per stirare).
Al palato è sapido e minerale. Ricca è la sua acidità e si sente un accenno di acido acetico. Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio gustativo con la massa alcolica che è impercettibile. I tannini sono dolci e abbastanza larghi (5/6+), inizialmente setosi, per poi far asciugare e bruciare, lievemente, la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa. Vino interessante vista la sua giovane età di 90 anni. Poche sono le aziende che hanno vini di questa età, conservati in modo da poterli godere in modo pieno. (92/100)
A questa interessante degustazione è seguito un pranzo all’aperto, all’interno della Villa, pranzo a cura dello Chef dell’azienda che si occupa del Wine Bar “La Vinsantaia”. Ci sono state servite sei portate, ciascuna abbinata con un vino dell’azienda. Tutti vini ottimi ma quelli che mi hanno colpito di più sono stati il Tebbiano 2019 che ho trovato sapido, minerale e delicato, vino ben diverso per struttura rispetto alle prime annate di produzione. L’altro vino è stato il vinsanto, annata 2012, che ho trovato non opulento ma con giusta morbidezza e gradevolezza.
L’abbinamento del vino è stato perfetto. Benedetta ha inventato il semifreddo al vinsanto, ovviamente di Capezzana, e croccante di mandorle. Sapore di zabaione !
Una prelibatezza assoluta.
Dopo questa piacevolissima giornata, io e Sergio Antonini, che mi aveva accompagnato, siamo ritornati alle nostre rispettive case, appagati da tanta piacevolezza.