“LES ENFANTS DU CHAMPAGNE alla MAISON PERRIER JOUET”


Leo Damiani, direttore commerciale e Marketing settore bollicine della Marchesi Antinori s.p.a., importatrice in Italia degli champagne della Maison Perrier Jouet, nonché membro dei Les Enfants du champagne, ha organizzato una visita ad Epernay, alla Maison Perrier Jouet.

Ci è voluto circa un anno e mezzo per riuscire a far combinare gli impegni di tutti e finalmente l’8 febbraio  siamo riusciti a partire, chi da Firenze, chi da Roma e chi da Milano. I partecipanti sono stati i Les Enfants du champagne: Leo Damiani, Marco Maffei, Orazio Vagnozzi, Stefano Azzolari, Roberto Schneuwly, Maurizio Tarquini, Valerio Mearini ed il sottoscritto.

Leo ha invitato anche due amici appassionati dello champagne, Alberto Lupetti, giornalista e  Paolo Beltramini, proprietario di un ristorante sulla costa Toscana livornese, che non conoscevo ma anni fa avevo conosciuto suo fratello Giancarlo Beltramini, essendo anche io Livornese e con il quale avevo condiviso la locazione di un appartamento, durante la stagione invernale all’Abetone.

Purtroppo ho saputo da Paolo, con mio grande dispiacere, che Giancarlo era deceduto nel 2013.

Ci siamo ritrovati tutti a Parigi dove c’era ad attenderci un mezzo che ci ha portati ad Epernay. Durante il percorso ci siamo fermati al ristorante, A.Gouiette, a Saint Germain sur Morin, dove abbiamo avuto una sosta enogastronomica. Successivamente abbiamo continuato il nostro viaggio e siamo arrivati alla Maison Belle Epoque Perrier Jouet che si trova ad Epernay nell’Avenue de champagne. Si tratta di una casa, tutta in stile Art Nouveau dove si trovano 350 oggetti e mobili dell’epoca. E’ la più  importante collezione al mondo di Art Nouveau.

Questa casa viene utilizzata solo da persone invitate e questo vi assicuro che non capita  a tutti. Essendo noi in dieci, tre di noi sono stati ospitati in una struttura adiacente la “L e B” di proprietà di altra maison di champagne, dotata di poche stupende suites.

Sono stato più volte alla Maison Belle Epoque, pertanto ho ceduto volentieri il mio posto ad un amico del gruppo.

Appena arrivati abbiamo preso possesso della nostre stanze e siamo stati a visitare le bellissime cantine scavate nel gesso per poi recarci, di nuovo, alla Maison Belle Epoque dove abbiamo degustato tre champagnes usciti in commercio: il Belle Epoque Blanc de Blancs 2012, il Belle Epoque 2014 ed il Belle Epoque rosè 2013. Che buon inizio !

Dopo questa degustazione abbiamo riposato un’oretta per poi prendere un aperitivo bevendo il Blanc de Blancs non millesimato. Dalle vetrine della stanza bar nella quale erano presenti un centinaio di bicchieri antichi e non, uno diverso dall’altro, ci è stato chiesto di scegliere un bicchiere per l’aperitivo, con la simpatica e competente chef de Cave Séverine Frerson, succeduta a Hervé Deschamps.

Ci siamo poi accomodati nella sala da pranzo e ci è stato presentato lo chef Sébastien Morellon allievo di Pierre Gagnaire che ci ha raccontato il suo menù della serata che è stato accompagnato nell’ordine al Blanc del Blanc s.a., il Belle Epoque Blanc de Blancs 1993, il Belle Epoque 1998 il millesimato 1988 ed il Belle Epoque rosé 1999. Che dire, durante la cena abbiamo commentato il cibo, gli champagnes ed i perfetti abbinamenti, mentre Séverine ci ha raccontato della esperienza che sta vivendo all’interno della Maison. Mi sono complimentato con lei per lo stupendo Belle Epoque 2013 dotato di finezza, eleganza e carattere.

Dopo avere salutato Séverine ci siamo recati nelle nostre stanze per riposare.

La mattina dopo ci siamo ritrovati tutti alla Maison per condividere un’eccellente colazione per poi, andare a vedere le due parcelle di Chardonnay più importanti per Perrier Jouet “Bourrons leroy” e ” Bourrons du midi”. La giornata, come la precedente, è stata freddina ma baciata dal sole.

Quando ci siamo fermati per vedere i vigneti Leo ci ha fatto una ulteriore sorpresa, ha tirato fuori da una borsa dei bicchieri e due bottiglie di Belle Epoque Blanc de Blancs 2012.

Tutti gioiosi non ci siamo tirati indietro ed abbiamo brindato ringraziando Leo per la stupenda sorpresa. Felici per la sorpresa siamo ripartiti alla volta di Reims per consentire a chi di noi non avesse ancora mai visto la Cattedrale, di visitarla.

Io sono andato con Leo, Valerio Mearini e Alberto Lupetti a cercare un negozio di formaggi, il migliore, e trovatolo siamo entrati e Leo ha comperato diversi formaggi perchè dei suoi amici li avevano chiesti per fare una cena.

Durante la nostra sosta nel negozio è entrata una signora molto carina e sorridente che ad un certo punto ha chiesto se ci piaceva lo champagne. A tale domanda abbiamo risposto di si e lei ci ha chiesto se ci piaceva lo champagne Krug. Ovviamente gli abbiamo detto di si e che conoscevamo Oliver e Remy Krug e la signora sorridendo diceva che Olivier era suo nipote e che Renny era suo marito. Siamo rimasti senza parole! Che grande e piacevole sorpresa. Alberto ricordava alla signora di avere scritto un libro su Krug e di averne mandata  una copia a Remy. Salutavamo la signora Krug felici di averla casualmente incontrata.

Subito dopo raggiungevamo gli altri per andare alla Brasserie Le Jardin, Domaine Les Crayères. Leo ci ha fatto la sorpresa di avere invitato a pranzo Hervé Deschamps che è stato festeggiato con il suo stupendo Belle Epoque Blanc de Blancs 2012.

Piacevolissimo pranzo. Salutato Hervé siamo andati all’aeroporto di Parigi per far ritorno ciascuno alla propria città. Tutti eravamo felici ed appagati da questa stupenda esperienza.

Valerio ha avuto l’idea di prendere la magnum, vuota del Belle Epoque rosè 1999 che ha dovuto mettere in valigia senza protezione, non avendola potuta portare con se, come bagaglio a mano. Il mistero era : la bottiglia arriverà integra o rotta ?

All’arrivo a Firenze è stata aperta la valigia e la bottiglia era………. integra.

Veniamo alle note degli champagne degustati e bevuti.

MAISON PERRIER JOUET

BELLE EPOQUE BLANC DE BLANCS, annata 2012

(Uvaggio : 100% Chardonnay)

Bellissimo giallo oro lucente. Le bollicine sono abbastanza fini e poi finissime ed abbastanza numerose.

Il palcoscenico olfattivo mostra profumi di ananas, minerali, dolci dell’esterno del confetto, fiori bianchi, salsedine, grafite, sapone di Marsiglia, mentolati, tè verde, mela renetta acidula, per terminare con ricordi di mandorla.

Al palato è un tripudio di piacere con bollicine fini e carezzevoli e sapori di limone e pompelmo giallo.

Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato, la freschezza e la mineralità dominano completamente la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di caramella dura (charms) al limone, lime e finalissimo di miele di acacia.

Il miele finale va a mitigare un pò la freschezza. Per mia esperienza questo è il miglior blanc de Blancs mai fatto dalla Maison.

Il primo anno di produzione è stato il 1993 ma mai. per quella che è la mia esperienza, ho sentito un blanc de blancs così complesso come il 2012.                                         (98/100)

MAISON PERRIER JOUET

BELLE EPOQUE, annata 2014

(Uvaggio : 50% Chardonnay, 45% Pinot Noir e 5% Pinot Meunier)

Veste giallo oro lucente con bollicine fini e numerose.

Dal bicchiere si innalzano profumi intensi di minerale e cuoio biondo seguiti da fragoline di bosco, mela renetta un pò verde (mi ricorda il torsolo) lievi di smalto di vernice, tè verde, anemone, burro di cacao per labbra (lucida labbra), banana matura, per terminare con pizzicotti di colla Coccoina (latte di cocco e mandorla).

Sorso piacevole con bollicine fini e corpo medio, non generosissimo. Vino sapido e minerale con freschezza in rilievo sulla massa alcolica.

Lunga è la sua persistenza, più che per la struttura, per l’acidità.

Finale di limone e mela renetta verde. Ricordo benissimo la 2013 che mi ha sorpreso in positivo per la sua finezza, eleganza e struttura.                                                       (93/100)

MAISON PERRIER JOUET

BELLE EPOQUE ROSE’, annata 2013

(Uvaggio : 50% Pinot Noir, 45 % Chardonnay, e 5% Pinot Meunier)

Color rosa antico con bollicine fini e numerose.

Bouquet fatto di profumi di sapone di Marsiglia, lampone, fragolina di bosco, guscio della mandorla, cuoio biondo, bitter, pera ruggine, intensi minerali, amaretto di Saronno e buccia di banana verde.

Il corpo è medio, fine, elegante con bollicine fini. Vino ben equilibrato con la freschezza in completo risalto sulla massa alcolica. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di bittere di amaretto.                                                                                                   (95/100)

MAISON PERRIER JOUET

BLANC DE BLANCS  non millesimato

(Uvaggio : 100% Chardonnay, con prevalenza dell’annata 2016)

Riluce giallo oro chiaro. Le bollicine sono fini e numerose.

Dal bicchiere si innalzano profumi di prezzemolo, sedano fresco, dolci dell’esterno del confetto, ananas, salda di cotone (amido del tessuto), iodio, per terminare con soffi minerali. Assaggio con bollicina abbastanza fine e corpo medio. Vino equilibrato, sapido, minerale, con sapori di prezzemolo e sedano fresco che rimangono durante la sua lunga persistenza.                                                                (90/100)

MAISON PERRIER JOUET

BELLE EPOQUE Blanc de Blancs, annata 1993

(Uvaggio : 100% Chardonnay)

Questo champagne è stato creato dal bravissimo chef de Cave Hervée Deschamps.

Manto giallo oro con bollicine finissime ed abbastanza numerose.

Naso magico, piacevole accattivante fatto di profumi di pop corn (minerale), miele di acacia, dolci dell’esterno del confetto, intensi di bacca di ginepro e vaniglia. Il percorso olfattivo prosegue con note di giuggiola matura, salda di cotone (amido), pietra focaia, buccia di limone, tè al limone, per terminare con soffi di camomilla.

All’assaggio ha corpo medio sufficiente, sapore, lievemente, amaro accompagnato alla bacca di ginepro ed al limone.

Vino con ottimo equilibrio gustativo con la freschezza che domina la massa alcolica. Lunga ma non lunghissima è la sua persistenza gustativa intensa con finale di bacca di ginepro. (94/100)

MAISON PERRIER JOUET

BELLE EPOQUE, annata 1998

(Uvaggio : 50% Pinot Noir, 45% Chardonnay e 5% Pinot Meunier)

Formato Magnum

Oro lucente con bollicine fini ed abbastanza numerose.

Mix olfattivo fatto di profumi di guscio di mandorla, intensi di caucciù, minerale, scorza di arancia, anemone, bacca di ginepro, cappero, cuoio biondo, lievi di acciuga, per terminare con sentori di zabaione.

Bocca piacevole, il corpo è medio plus, sapori di guscio di mandorla, scorza di limone. Vino ben equilibrato con freschezza e mineralità che dominano senza ripensamenti la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa.                                 (97/100)

MAISON PERRIER JOUET

Millesimato, annata 1988

(Uvaggio : 1/3 Pinot Noir, 1/3 Chardonnay e 1/3 Pinot Meunier)

Formato Magnum

Riluce giallo oro. Le bollicine sono fini ed abbastanza numerose.

L’incontro olfattivo è molto piacevole, si percepiscono profumi di bacca di ginepro ed intensi di pietra focaia e vaniglia. Seguono sentori di pepe bianco, polvere da sparo, mandorla, grigliata salata, pop corn (minerali), anemone, caucciù, per terminare con sentori di latte di cocco e mandorla (colla Coccoina).

Bocca appagata da un corpo medio e bollicine fini. Perfetto equilibrio tra freschezza, mineralità ed alcol. Quest’ultimo è impercettibile.

Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di arancia amara.

Il corpo non è eccessivo, si assottiglia ed a quel punto è la freschezza che permette al vino di allungare la sua persistenza.

Questa versione non è il Belle Epoque con uvaggio solito ma è un semplice, si fa per dire, millesimato con diverso uvaggio.                                                                              (97/100)

MAISON PERRIER JOUET

BELLE EPOQUE Rosè, annata 1999

(Uvaggio : 50% Pinot Noir, 45% Chardonnay e 5% Pinot Meunier)

Formato Magnum

Il colore è rosa antico e le bollicine sono fini e numerose.

Il naso è vario e piacevole con profumi di lampone, banana matura, menta, eucalipto, bacca di ginepro, bitter, pietra focaia, colla Coccoina (latte di mandorla), violetta, cuoio biondo, ruggine, per terminare con sussurri di pepe verde.

La piacevolezza del palato è data anche dalle bollicine fini e carezzevoli. Vino ricco ed ampio con sapori di lampone e ruggine.

Perfetto è il suo equilibrio gustativo grazie alla generosa freschezza ed alla mineralità che travolgono completamente la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale fruttato e minerale.                                                                     (100/100)

Sono stati due giorni intensi e ricchi di piacevolezza e soddisfazione.

More from Paolo Baracchino

DEGUSTARE IL VINO II° PARTE

I tre esami che il degustatore di vino deve effettuare sono quello...
Leggi tutto